Esperienze di vita: una collana per raccontare
Luca Fanucci, Sandra Lischi
L’idea di questa collana nasce dall’osservazione delle esperienze di tanti studenti e di tante studentesse dell’Ateneo pisano che meritano di essere valorizzate e diffuse. Storie diverse, caratterizzate, pur nelle diverse forme di disabilità e quindi di difficoltà da affrontare, da un segno importante e positivo che abbiamo voluto sintetizzare nel titolo “Progetti di vita”.
Un programma, quello che si snoderà volume dopo volume, volto alla comunicazione del vissuto in ambito universitario proprio a partire dai racconti, dalle storie di persone con disabilità in fase di avvio e di prosecuzione degli studi o che li hanno già conclusi e si sono affacciati al mondo del lavoro; un vissuto che include anche chi ne accompagna il percorso: insegnanti, compagni di studio, tutor alla pari per la didattica (tramite collaborazioni part-time degli studenti), operatori del servizio civile universale, personale tecnico-amministrativo e le famiglie che in molti modi sostengono e incoraggiano.
La collana, che ha visto l’adesione convinta e partecipe di un Comitato Scientifico qualificato e che qui ringraziamo, vuole dare il proprio contributo di racconti ed esperienze ai diritti all’inclusione delle persone disabili nella società, ivi incluso il diritto a intraprendere gli studi superiori e universitari. Altresì vuole fornire elementi di sensibilità e consapevolezza che scaturiscono dal vissuto: apporti originali, quindi, alla produzione scientifica esistente, ai saggi, agli studi in questa prospettiva, e proprio attraverso la dimensione esistenziale di ciascuno di loro. Un commento finale sul tema e sui contenuti di ogni volume sarà elaborato da parte di esponenti del Comitato Scientifico, di volta in volta individuati per le loro specifiche
competenze.
La possibilità di accesso al mondo universitario da parte di persone con esigenze particolari, garantita anche dai Servizi preposti in ogni Ateneo italiano (Legge 17/99), fatica ancora a diffondersi nel senso comune, come pure nelle prospettive dei diretti interessati e delle loro famiglie. Va però sottolineato come la realtà universitaria pisana offra un contesto di riconosciuta eccellenza: nel tempo intercorso dall’istituzione dell’USID nel 2000 (Ufficio Servizi per l’Integrazione di studenti con Disabilità) si sono infatti susseguiti esempi virtuosi di giovani che hanno svolto i propri studi con soddisfazione, riuscendo ad affrontare le difficoltà e a esprimere i propri talenti.
Le loro storie, e quelle che includono anche i “compagni di strada” di questo percorso, rappresentano dunque un punto di vista prezioso sulla ricchezza e varietà di esperienze di studio e di vita che il contesto universitario pisano e i Servizi dedicati a questi aspetti hanno accompagnato e reso possibile. Sono storie altamente formative, che mostrano come l’impegno di ogni studente per acquisire conoscenze e competenze possa interagire in modo virtuoso con il contesto, fino alla realizzazione delle attitudini e delle aspirazioni di ciascuno. Del resto, qualunque docente che abbia avuto in aula uno studente o una studentessa con disabilità ha verificato bene il potere formativo, esistenziale, di consapevolezza morale esercitato da questa stessa presenza sui compagni e sulle compagne: un’azione potente che sbaraglia gli stereotipi, induce al dialogo, incute rispetto per l’impegno, invita a includere.
La pubblicazione di racconti di vita che diventano progetti di vita vuole essere uno strumento rivolto a tutti coloro che desiderano avvicinarsi, da una prospettiva “altra”, all’esperienza universitaria: studenti delle scuole di ogni ordine e grado (con particolare attenzione per studenti di scuola secondaria di II grado e studenti universitari), famiglie degli studenti, personale docente e tecnico-amministrativo universitario e scolastico, personale medico e operatori sanitari, sociali e dell’educazione. Le prospettive qui proposte, infatti, si fanno indicatori del fatto che scelte diverse e talvolta impensate sono possibili e realizzabili, con volontà, determinazione e spirito di condivisione e sostegno.
Per mantenere sempre aperto un filo conduttore di informazione e di riflessione, la Collana prevede un’uscita online a cadenza trimestrale-quadrimestrale (eventuali pubblicazioni a stampa saranno dedicate ai temi più attuali o significativi) e un andamento per argomenti di volta in volta individuati: lo studio in un periodo particolare come quello dell’emergenza sanitaria; il rapporto con le tecnologie e il loro ausilio; l’ingresso nel mondo lavorativo; le relazioni di amicizia, educative e intellettuali instaurate; lo sviluppo di personali tendenze e creatività, e altro ancora. Temi scaturiti da ricerche specifiche (come quelle della curatrice di questo primo volume, Fiammetta Savoia, che ha svolto su questo la sua ricerca dottorale ed è stata titolare dell’assegno di ricerca dedicato proprio al varo di questa collana) ma anche da esperienze, suggerimenti e stimoli che nel corso degli anni si sono succeduti e che abbiamo avuto voglia di raccogliere e di condividere. Un desiderio e un progetto accolti con piena convinzione e incoraggiamento dal nostro rettore, dall’Università e dalla sua casa editrice, che qui ringraziamo insieme all’Ufficio Comunicazione di Ateneo, che fin dall’inizio li ha accompagnati e sostenuti.